L’APS Spazio Ipotetico promuove attività e percorsi laboratoriali all’interno dei contesti di cura socio-sanitari ed educativi (RSA, Centri diurni, Centri di aggregazione, etc.), impiegando linguaggi artistici e creativi.
Se consideriamo che in ogni individuo coesistono “abilità” e “disabilità”, andiamo a
scardinare il concetto classico di disabile e guarderemo alla disabilità non come ad una
caratteristica interna dell’individuo che crea il non funzionamento, ma come un deficit
collocato, all’interno dei processi disabilitanti prodotti da contesti, saperi disciplinari,
organizzazioni e politiche incapaci di fornire una risposta adeguata alle differenze delle
persone. Con questa visione si possono aprire infinite possibilità, non si guarda più a
quello che non si può fare ma si cerca di trovare quello che si può fare, cercando di
superare i limiti personali, che non per forza sono quelli imposti dal contesto.
Riconoscendo le caratteristiche di ciascuno, non si considera più l’individuo all’interno di
una categoria, ma si va a scoprire la persona, creando la sensazione di appartenenza ad
un gruppo dove ognun* anche attraverso gli altri può dare il meglio di sé.
IPOTESI - FUORI
PERCORSI di CIRCO
Partendo dalla motivazione intrinseca insita in ognuno di noi, nello sviluppo e acquisizione di
abilità personali, Il nostro obiettivo è quello di far sviluppare e acquisire tecniche circensi, non
adattandole o standardizzandole, bensì personalizzandole. Il laboratorio propone, dunque,
percorsi personali che rispettano i bisogni di ogni singola persona, in quanto ognun* ha
bisogni differenti che riflettono la propria unicità. Questo è il punto cardine su cui creare
processi artistici personali o di gruppo: processi che possano portare le persone a
comunicare su nuovi piani, per esempio quelli delle abilità sviluppate, e a creare nuove
relazioni sia all’interno del gruppo che nella società. Pensiamo che Il piacere di essere
consapevoli delle proprie potenzialità possa apportare benessere non solo nel contesto
laboratoriale ma anche nella vita quotidiana.
Finalità:
-Contribuire allo sviluppo ed il benessere della persona attraverso le Arti circensi
-Competenze motorie e psicomotorie (il saper-fare, pratico)
-Capacità socio-relazionali (motricità sociale)
-Ascolto e comunicazione (sviluppare comunicazioni alternative)
-Accettazione di se (sviluppare le discipline in base ai propri piaceri e desideri)
Obiettivi:
•Creazione del gruppo di lavoro;
•Scoprire e sviluppare le proprie abilità e interessi;
•Cooperazione sociale;
•Conoscere e cercare di superare i propri limiti;
•Sperimentare le tecniche circensi e il linguaggio artistico-creativo;
•Aumentare il senso di auto efficacia grazie alle tecniche acquisite;
•Cercare, nelle differenze personali, una crescita individuale e di gruppo.
•Sviluppare la motricità sociale e le relazioni.
Tecniche e attrezzi utilizzati:
Giocoleria:
Palline, Foulard, Flower Stick, Diabli
Equilibrismi:
Filo teso, Travi, Rulli, Pedalò, Monociclo, Rola Bola
Acrobatica a terra:
Verticali, Piramidi a terra, Acro balance e Acro yoga
PERCORSI di MOVIMENTO e DANZA
Gesto, corpo, e movimento, qualsiasi essi siano, possono trasformarsi in danza di unicità.
I percorsi e laboratori di movimento promuovono una postura e una pratica creativa che possa tener conto delle fragilità, dei movimenti balbettanti, stentati, per poterli trasformare in bellezza in divenire.
Attraverso le pratiche proposte le persone sono invitate a costruirsi danza, a ri-scoprire il proprio corpo e i propri spazi di movimento, gradi di libertà del muoversi, come gradi di libertà della mente di pensarsi in infinite e uniche possibilità coreografiche, partiture dell’esistenza: esprimersi.
Finalità e obiettivi:
•Conoscenza di sé e del proprio corpo;
•Contribuire allo sviluppo ed il benessere della persona attraverso il movimento;
•Promuovere competenze motorie, psicomotorie e socio-relazionali del fare creativo insieme;
•Sviluppare la motricità sociale e le relazioni nel gruppo;
•Sviluppare linguaggi corporei come ascolto e comunicazione (sviluppare comunicazioni alternative)
•Portare movimenti extra-ordinari in contesti di cura ordinari;
•Creazione del gruppo di lavoro;
•Riconoscere e valorizzare le proprie unicità;
•Allenarsi alla bellezza.
Aree di pratica:
Scoperta del gesto e movimento
Linguaggi espressivi del corpo
Gradi di movimento e posture
Gesti verso l’altro
Sostegno e supporto
Tempo, ritmo e durata dell’azione
Tattilità corporea e aura
Sguardo verso di se, verso l’altr*
Mimesi, muoversi con l’altr*
Memoria di sequenze e gesti
Espressione e creatività